Mittente Della Casa Giovanni Destinatario Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello
Data 19/2/1547 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Trento]
Incipit Se le Signorie Vostre Reverendissime et Illustrissime haveranno spaccio per altro
Contenuto e note Il nunzio apostolico, Giovanni Della Casa, invia ai legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini [futuro papa Marcello II], una lettera da recapitare al "Signor Duca Ottavio" [Farnese]. Della Casa ha ricevuto notizia della morte del "Re d'Inghilterra" [Enrico VIII], ma né l'ambasciatore inglese [Edmund Harvel], né l'ambasciatore [Ramon Gabriel de Luetz, Baron et Seigneur d’Aramon et de Vallabregues] del "Re christianissimo" [Francesco I di Francia] ne sono al corrente. A tal riguardo, il "Serenissimo Principe" [Francesco Donà, doge della Repubblica di Venezia] dubita della veridicità della notizia. [I legati daranno invece conferma della morte di Enrico VIII con la loro lettera del 22 febbraio 1547]. "Ramon" [Gabriel de Luetz] non è ancora partito per Costantinopoli [vedi la lettera "Io non havea saputo che i 400 scudi che le Signorie Vostre Reverendissime mi hanno fatto rimetter a conto"]. Insieme a "l'orator del Re christianissimo che suol essere al Concilio" [Claude d'Urfé, ambasciatore di Francesco I al Concilio di Trento], il nunzio ha assistito allo 'Svolo del Turco' durante il carnevale veneziano: un turco ha raggiunto il campanile di San Marco in piedi su una fune. [Si tratta di una minuta esemplata da Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). I legati danno conto della ricezione della missiva nel poscritto della lettera del 22 febbraio 1547: "Havemo preso grandissimo dispiacer de intender per la lettera di Vostra Signoria Reverenda", sebbene datino la presente al 17 febbraio 1547].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 154-155 (nr. 77)
Compilatore Tani Irene
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