Mittente Della Casa Giovanni Destinatario Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello
Data 16/9/1546 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Trento]
Incipit Per i ministri imperiali fu fatta molta instanza per il pagamento dei 50 mila scudi
Contenuto e note I ministri imperiali stanno sollecitando il pagamento dei cinquantamila scudi da effettuare entro il 3 [settembre 1546]. Come richiesto dai legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro Marcello II], e dal cardinale [Alessandro] Farnese, il pagamento è stato predisposto a favore dei ministri di "Sua Maestà" [Carlo V, imperatore], nonostante i problemi causati dalla procura rilasciata a [Niccolò] Spinelli. [I legati avevano sollecitato il pagamento con la lettera del 20 agosto 1546, in cui si incaricava Giovanni Della Casa e Spinelli della transazione: "Questa sera per Antonio Manelli nostro familiare havemo ricevuta la lettera di Vostra Signoria Reverenda d'i 16"; la procura rilasciata a Spinelli fu ritenuta non autentica, cfr. Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 140, nota 451]. La somma non è stata ancora ritirata perché è atteso "un homo" di Carlo V [il denaro venne infine ritirato il 4 ottobre da Diego Hurtado de Mendoza]. Il nunzio Giovanni Della Casa allega anche una lettera per il cardinal Farnese, nella quale offre un resoconto della transazione, specificando che è stata "usata tutta quella diligenza che era desiderata da Sua Beatitudine" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese]. "Pighino" [Sebastiano Antonio Pighini, appena nominato alla diocesi di Alife, al Concilio fu giudice delle cause e segretario degli scrutini] si è recato a Treviso per sollecitare [la partecipazione al Concilio di] alcuni prelati e ha pregato Della Casa di scrivere a questi e ad altri prelati di Padova [cfr. la lettera del 18 settembre 1546: "Non havea mancato prima di exhortare i prelati, così in presenza come per lettere". Si tratta di una minuta di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 139-140 (nr. 65)
Compilatore Tani Irene
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