Mittente Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello Destinatario Della Casa Giovanni
Data 28/8/1546 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Trento Luogo di arrivo Venezia
Incipit Per rispondere a quanto Vostra Signoria Reverenda scrive per la sua d’i XXI
Contenuto e note I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini [futuro papa Marcello II], rispondono alla lettera di Giovanni Della Casa, nunzio apostolico a Venezia, del 21 [agosto 1546, cfr. "Monsignor Reverendissimo et Illustrissimo Camerlengo mi scrive che essendosi horamai in procinto de stabilire"]. Al riguardo i legati non sono ancora in grado di comunicare ai prelati chiamati in commissione da "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] la data della sessione dedicata al Decreto della Giustificazione. Infatti quattro prelati, coadiuvati da alcuni teologi, hanno scritto il decreto, ma si sta ancora lavorando alla sua correzione dal giorno in cui partì da Trento "il Cardinal nostro" [Alessandro Farnese; vedi la lettera del 20 agosto 1546: "Questa sera per Antonio Manelli nostro familiare havemo ricevuta la lettera di Vostra Signoria Reverenda d'i 16"; il Decreto sulla Giustificazione fu promulgato nella VI sessione del 13 gennaio 1547]. Non ci sono notizie dalla Germania, se non la lettera di Alessandro Farnese, consegnata da "Mattiolo" [forse il nipote di Mattia Gheradi, cfr. la lettera "In questa passata di Matthiolo nostro non ho voluto lassare di fare reverentia"] e allegata alla presente [vedi la copia della lettera del cardinale: "Son giunto questa sera qui in Hala et ho deliberato imbarcarmi"], nella quale si fa richiesta di "qualche somma di danari". Il giorno 25 [agosto] è giunto a Trento "Matthio" [Mattia Gheradi] con "i danari della terza paga" ed è partito il giorno successivo: a "Inspruch [Innsbruck] aspetterà l’ordine" di Farnese "affinché si possa condur securo". [Per quanto riguarda la consegna di Gheradi, potrebbe riferirsi al compenso dell'ufficio dei legati, che solitamente veniva depositato presso il banco dei Giunti a Venezia, cfr. le lettere "Mando messer Ludovico mio maestro di casa per rescotere la provision mia" e "Per lettere de’ XII de Colonia il Verallo ci scrive ch’el dì innanzi"]. I legati hanno ricevuto le lettere di Della Casa del 25 [agosto] e chiedono al nunzio di consegnare a [Niccolò] "Spinelli" alcune lettere, allegate alla presente. [La lettera di Della Casa del 25 agosto 1546 non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830. La presente missiva è trascritta dal segretario del Concilio, Trifone Benci, mentre la formula di saluto e le firme sono autografe dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 135-137 (nr. 61)
Compilatore Tani Irene
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