Mittente Della Casa Giovanni Destinatario Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello; Pole Reginald
Data 14/5/1546 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Trento]
Incipit Domattina, che sono chiamato da questi Illustrissimi Signori, farò l’offitio in Collegio
Contenuto e note Il giorno successivo [15 maggio 1546] Giovanni Della Casa, nunzio apostolico a Venezia, ringrazierà il Collegio [per la licenza concessa] a nome dei legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III], Marcello Cervini [futuro papa Marcello II] e Reginald Pole. Come richiesto, il nunzio invia "le patente del grano". [Si riferisce all'acquisto per 60 ducati di una licenza per il passaggio dei rifornimenti verso Trento, dove il vettovagliamento risultava complicato; i legati chiedono l'invio del documento nella lettera del 10 maggio 1546: "Ci è stato gratissimo de intendere la prontezza che Vostra Signoria Reverenda scrive"]. "Lodovico dall'Arme" [Ludovico Dall'Armi] è partito [da Venezia] verso Vercelli, per parlare con il "Principe di Savoia" [Carlo II duca di Savoia, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza; con l'invasione francese di Torino del 1536 si era rifugiato a Vercelli] per conto "del Re d'Inghilterra" [Enrico VIII]; successivamente dovrebbe recarsi a Genova, Firenze e Ferrara per parlare con "quei Principi" [rispettivamente Giovanni Battista De Fornari, doge della Repubblica di Genova, Cosimo I de' Medici, duca di Toscana ed Ercole II d'Este, duca di Ferrara, Modena e Reggio. Si tratta di una minuta esemplata da Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 131 (nr. 57)
Compilatore Tani Irene
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