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Mittente |
Della Casa Giovanni |
Destinatario |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello; Pole Reginald |
Data |
24/4/1546 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Trento] |
Incipit |
Con le lettere delle Signorie Vostre Reverendissime et Illustrissime delli VIII |
Contenuto e note |
Giovanni Della Casa, nunzio apostolico a Venezia, conferma di aver ricevuto con la lettera dell'8 [aprile, incipit: "Con le lettere delle Signorie Vostre Reverendissime et Illustrissime delli VIII"] la copia dei decreti pubblicati nell'ultima sessione del Concilio e di averne dato una copia a "Daniel Barbaro" [Daniele Matteo Alvise Barbaro, ambasciatore della Repubblica di Venezia in Inghilterra e rappresentante della Serenissima al Concilio]. [Si riferisce ai decreti della IV sessione, 'Si ricevono i libri sacri e le tradizioni apostoliche' e 'Si accetta l’edizione volgata della Bibbia e si prescrive il modo di interpretare la sacra Scrittura [...]']. Come richiesto dai legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III], Marcello Cervini [futuro papa Marcello II] e Reginald Pole [cfr. la lettera citata dell'8 aprile 1546], Della Casa ha presentato i decreti in Collegio e in sua presenza è stato incaricato un "advogatore" per emanare un provvedimento legislativo per gli editori. [Era infatti stato stabilito il divieto di pubblicare i testi sacri in edizioni annotate senza esplicitare il nome dell’autore e venne istituito l’obbligo di sottoporre le opere all’approvazione ecclesiastica prima della loro diffusione]. "Questi Signori" [il governo veneziano] hanno concesso per la somma di 60 ducati una licenza per il trasporto dei cereali all'interno del dominio: [a Trento il vettovagliamento risultava complicato e per questo il nunzio in più occasioni aveva acquistato delle licenze per il passaggio dei rifornimenti cfr. anche la lettera: "Domattina, che sono chiamato da questi Illustrissimi Signori, farò l’offitio in Collegio"]. "Lodovico dall'Arme" [Ludovico dall'Armi] si trova [a Venezia]. [Si tratta di una minuta esemplata da Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). I legati rispondono con la lettera: "Ci è stato gratissimo de intendere la prontezza che Vostra Signoria Reverenda scrive"]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 128-129 (nr. 55) |
Compilatore |
Tani Irene |
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