Mittente Loredano Giovan Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 24/12/1650 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo
Incipit Buone feste, e buon capo d'anno. Se l'Italia Pazza non si può havere pazienza.
Contenuto e note Loredano, che invia gli auguri di buone feste e di buon Capodanno all’Aprosio, ha appreso da questi che non potrà avere il libro “Italia pazza”, e ne porterà pazienza. Ma, nel caso l’Aprosio lo richiedesse al padre [Filippo Maria] Bonini direttamente a nome del Loredano, questi se ne aspetta un riscontro positivo, visto che quel padre gli porta amore. Lo scrivente attende con impazienza il libro ‘Les Jesuistes mis sur l’eschafaut’ [di Pierre Jarrige, Leida, 1649] e s’augura che padre Angelico sia di ritorno in Genova prima delle feste perché possa quanto prima sbrigarne la spedizione: in cambio l’Aprosio ne riceverà la seconda parte de ‘L’anima di Ferrante Pallavicino’. Loredano ha già consegnato al Guerigli [perché le porti all’Aprosio] le ‘Enormità [inaudite nuovamente uscite in luce contro il decoro dell'Apostolica sede romana in due libri …’, Francoforte, Gio. G. Betlimgen, 1649]. Lo scrivente continua affermando di non sapere nulla né del sig. [Benedetto] Mariotti [di Citerna] né delle sue ‘Amenità [humane’]. Riferisce poi che si stampa in Francia l’opera ‘La tirannia paterna’ [pubblicata postuma come ‘La semplicità ingannata’ di Galerana Baratotti (Arcangela Tarabotti), Leida, 1654], una copia della quale gli è stata promessa e questa, se gli arriverà, invierà al padre Angelico.
Fonte o bibliografia G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), pp. 366-67 (lettera XXI). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano
Compilatore Giulietti Renato
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