Mittente Della Casa Giovanni Destinatario Beccadelli Ludovico
Data 21/7/1545 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Trento]
Incipit Hebbi il Signor abbate Tuti con le lettere di Vostra Signoria de' XIIII
Contenuto e note Il nunzio apostolico Giovanni Della Casa ha ricevuto la lettera di Ludovico Beccadelli [segretario del Concilio di Trento] tramite l'abate "Tuti" [Giulio Tuti, abate a Montalcino nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo]. Con l'occasione il nunzio porge i suoi saluti ai "Signori legati" [i legati pontifici al Concilio di Trento: Giovanni Maria Del Monte, futuro papa Giulio III, Marcello Cervini, futuro papa Marcello II e Reginald Pole]. Gli avogadori [magistrati della Serenissima] vogliono condannare a morte il prete "Luca da la Borsa" per l'omicidio commesso a Padova nel 1541. Tuttavia il breve di "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] che permette alla magistratura veneziana di procedere per i crimini gravi, non riguarda il presente caso che è stato commesso fuori dalla giurisdizione territoriale: il breve infatti "non passa Lizza Fucina". Al riguardo, il nunzio ha avuto alcuni attriti con l'avogadore "Sebastiano Vinerio" [Venier, futuro doge di Venezia], con "sua Magnificenzia" [Pietro Lando, doge] e con Sebastiano Foscarini [patrizio veneziano]. Da Roma hanno chiesto a Della Casa di difendere "questa iurisdizione con ogni conveniente diligenza": il nunzio prega dunque Beccadelli di domandare consiglio sulla questione a Cervini. Aggiunge poi che "Lodovico dell'Armi" [Ludovico dall'Armi], il quale è tornato [a Venezia] da Padova, ha inviato i propri uomini verso l'Inghilterra, divisi in tre blocchi e attraverso diversi percorsi: il primo gruppo passerà da Trento, il secondo per le "Alpi di San Galgano", il terzo per il lago di "Iesi all'Alpi di San Bernardo". [Sulla stessa spedizione vedi la lettera del 25 giugno 1545: "Messer Lodovico da l'Arme dice di voler mandare 50 archibugieri a cavallo in Inghilterra"]. Gli uomini di dall'Armi si raduneranno poi ad Anversa per proseguire verso "Cales" [Calais] [cfr. la lettera del 19 settembre 1545: "Io non iscrivo a Vostra Signoria Reverendissima et Illustrissima più spesso"]. Infine il nunzio inserisce un appunto non concluso su "Messer Giovanni Agostino" [Fanti, poeta e amico di Della Casa]. [Si tratta di una minuta di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 97-100 (nr. 32)
Compilatore Tani Irene
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