Mittente Della Casa Giovanni Destinatario Cervini degli Spannocchi Marcello; Del Monte Giovanni Maria
Data 30/4/1545 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Trento]
Incipit Scrissi alle Signorie Vostre Reverendissime et Illustrissime alli XXV et poi non ho altro da loro
Contenuto e note Il nunzio apostolico Giovanni Della Casa ha ricevuto la lettera del 25 [aprile 1545] dei legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] [vedi: "Non ho scritto a Vostre Signorie Reverendissime dopo la mia de' XVII"]. La presente missiva sarà consegnata ai legati dal "Vescovo di Chioggia" [Jacopo Nacchianti]. Della Casa ha parlato con "un Signor", del quale preferisce non fare il nome, che lo ha informato che i teologi francesi che parteciperanno al Concilio dimostrano interesse per le nuove dottrine. Esprimendo comunque il proprio appoggio ai legati, il nunzio riferisce che la partecipazione [al Concilio] da parte di "Don Diego" [Hurtado Mendoza, ambasciatore cesareo] ha suscitato del malcontento. Come già fatto da "Monsignor di Monluc" [Jean de Monluc], anche il "secretario" [Alonso de Zorilla] di Mendoza ha dichiarato al Collegio [dei Savi di Venezia] di non conoscere le intenzioni dell'"Imperatore" [Carlo V] circa la tregua con il "Turco" [Solimano I detto Il Magnifico]. Non ci sono novità sull'ambasciata di Monluc a Costantinopoli [cfr. lettera: "Ho la lettera di Vostre Signorie Reverendissime et Illustrissime de' XII". Si tratta di una minuta di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 80-81 (nr. 18)
Compilatore Tani Irene
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