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Mittente |
Cervini degli Spannocchi Marcello; Del Monte Giovanni Maria |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
21/4/1545 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Trento |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Hoggi che semo a' 21 havemo recevuta la di Vostra Signoria de' 17 |
Contenuto e note |
I legati pontifici al Concilio, Marcello Cervini [futuro papa Marcello II] e Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] hanno ricevuto la lettera del nunzio Giovanni Della Casa del 17 [aprile 1545: "Ho la lettera di Vostre Signorie Reverendissime et Illustrissime de' XII"]. In riferimento alla lettera di Della Casa, confermano che il "Turco" [Solimano I il Magnifico] sta preparando un esercito e smentiscono quanto detto da Bruxelles [ovvero la notizia, riportata dal nunzio, sulle trattative di pace tra francesi e Impero ottomano]. Chiedono a Della Casa di aggiornarli sulla partecipazione dei teologi francesi al Concilio. [A proposito della stampa del testo di Filippo Melantone, riferita dal nunzio,] i legati sono consapevoli che i luterani pubblicano testi e immagini non conformi alla dottrina della Chiesa cattolica. La Dieta [di Worms] procede a rilento e si attende l'arrivo de "l'Imperatore" [Carlo V]. I legati non hanno ricevuto altre notizie da Roma dopo la lettera del "Reverendissimo et Illustrissimo nostro" [Alessandro Farnese, cardinale], in cui comunicava la sua partenza [si riferisce all'ambasciata del cardinale presso Carlo V alla Dieta di Worms. La lettera è di mano di un segretario, mentre la formula di saluto e le firme sono autografe di Cervini e Del Monte (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 74-75 (nr. 13) |
Compilatore |
Tani Irene |
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