Mittente Cervini degli Spannocchi Marcello Destinatario Della Casa Giovanni
Data 15/3/1545 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Trento Luogo di arrivo Venezia
Incipit Essendo il Reverendissimo Cardinale di Monte et io giunti in questa città venardì a li XIII del presente
Contenuto e note I legati pontifici al Concilio di Trento, Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] e il "Cardinale di Monte" [Giovanni Maria Del Monte, futuro papa Giulio III], sono giunti a Trento "venardì" [il 13 marzo 1545], secondo le disposizioni di "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese]. [Infatti l’apertura del Concilio era stata stabilita per il primo novembre 1542 ma, a causa delle ostilità franco-imperiali, dopo la sospensione, riprese ufficialmente il 13 dicembre 1545]. I legati informano il nunzio Giovanni Della Casa che la sera precedente è arrivato da Roma "Monsignor di Feltro" [Tommaso Campeggi, nominato vescovo di Feltre nel 1520, giunse a Trento nel 1542 per i preparativi del Concilio e partecipò attivamente dal 1545; il giorno della riapertura dei lavori lesse la bolla revocatoria della sospensione del Concilio (cfr. lettera del 14 dicembre: "Hieri col nome di Nostro Signore Dio si cominciò il Concilio"); fu uno dei tre prelati scelti per perorare la causa della traslazione (cfr. lettera del 3 marzo 1548: "Non havendo havute per il procaccio passato lettere di Vostra Signoria Reverenda")]. I due legati riferiscono di essere stati accolti caldamente da "Monsignor Reverendissimo di Trento" [Cristoforo Madruzzo, vescovo di Trento] e che probabilmente la Dieta [di Worms] comincerà a breve essendo già arrivati il "Re di Romani" [Ferdinando I d'Asburgo] e "Monsignor di Granvela" [Antoine Perrenot de Granvelle], "commissario della Maestà Cesarea" [Carlo V. La Dieta convocata per il primo di ottobre del 1544 venne rimandata alla fine di marzo dell’anno successivo, per una malattia dell’imperatore. Della Casa risponde con la lettera del 23 marzo 1545: "Ho inteso per lettere di Vostra Signoria Reverendissima et Illustrissima de’ XV". La missiva è esemplata dalla mano del segretario del Concilio, Angelo Massarelli, mentre la firma è autografa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 54-56 (nr. 4)
Compilatore Tani Irene
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