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Mittente |
Loredano Giovan Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
30/10/1650 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Ricevo la novella del Signor dalla Casa, gentilissimo al solito |
Contenuto e note |
Loredano manda a dire all’Aprosio d’aver ricevuto una [altra] novella di [Stefano] dalla Casa, mentre egli stesso manda al frate Angelico, per non sovraccaricare il plico postale, solo alcuni fogli di stampa delle lettere della Tarabotti [‘Lettere familiari e di complimento della signora Arcangela Tarabotti’, Venezia, Guerigli, 1650]. Vuol sapere inoltre il Loredano tramite quale persona gli deve mandare le ‘Enormità [inaudite nuovamente uscite in luce contro il decoro dell'Apostolica sede romana in due libri …’, Francoforte, Gio. G. Betlimgen, 1649], non essendo questo un libro da poter mandare in pacchetti. Il Loredano finora non ha visto invece il libro ‘Nuda veritas [sive apologetica dilucidatio cuiusdam Epistolae Conimbrincensis ad instantiam patrum societatis directae ad Urbanum VIII Pontif. Max. auctore Caesare Digner’, 1648 ca.]. Giudica poi che il libro ‘Il parlatorio [delle monache’ Stamperia di Pasquino, 1650] sia “bellissimo nell’inventione, ma nefandissimo in molte cose” sicché non lo invierà al suo corrispondente se questi non gli rinnoverà almeno due o tre volte la richiesta. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), p. 365 (lettera XVIII). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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