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Mittente |
Loredano Giovan Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
12/9/1650 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Da un'altra mia haverà Vostra Signoria inteso la ricevuta |
Contenuto e note |
Loredano conferma all’Aprosio d’avergli dato, con una precedente sua, conferma dell’avvenuto ricevimento della seconda novella di [Stefano] dalla Casa e di avergli spedito la propria ‘Storia della recupera di San Teodoro’. Attende ora di ricevere un’altra novella già annunciatagli dall’Aprosio. Riferisce che i librai Guerigli e Ertz [Hertz] non sono rimasti con lui in parola per la stampa dell’‘Aristarco [cattolico’ di Tommaso Oderico]: e se Guerigli veramente non può stamparlo, lo Hertz non vuole. Il libro ‘Nuda veritas [sive apologetica dilucidatio cuiusdam Epistolae Conimbrincensis ad instantiam patrum societatis directae ad Urbanum VIII Pontif. Max. auctore Caesare Digner’, 1648 ca.] come “cosa poco confacente ai vecchi”, non è stato ancora visto dal Loredano; né questi ha creduto di mandare all’Aprosio ‘Il parlatorio [delle monache’, Stamperia di Pasquino, 1650] per non renderne curiosa la virtù del frate Angelico. [Michelangelo] Torcigliani, divenuto [temerario come Fetonte] figlio del Sole, è affogato nella sua ambizione e non si è fatto più vedere dal Loredano. Lo scrivente informa ancora di includere, nella propria, un’altra lettera per mons. [Baldassare] Bonifacio, mentre, per finire, saluta i sigg. Spinola, [Tommaso] Oderico e dalla Casa. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), pp. 364-65 (lettera XVII). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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