Mittente Loredano Giovan Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 7/1/1650 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Genova
Incipit Dallo Scotti ricevo l'inclusa che trasmetto a Vostra Signoria
Contenuto e note Loredano riceve “dallo Scotti” una lettera che include in questa che scrive all’Aprosio. Vi aggiunge quindi la sua [già promessa] ‘Vita di S. Giovanni [vescovo traguriense’, Venezia, 1640], che però “se ne viene con qualche timore, per lo dubbio ch’ella sa”. Il padre [Antonio] Santacroce ha stampato due libri – uno ‘Il tiranno in Italia’ [Venezia, 1649], l’altro ‘Felicità miserabili [in una donna ebrea’, Venezia, 1649] – che però Loredano non invia al suo corrispondente “per non pregiudicare all’amico, incontrando nelle censure”. Chiude la lettera sollecitando l’Aprosio a non dire male di lui, ché è questo il maggior favore che il frate possa fargli. [La lettera è datata 7 gennaio 1649, s'intende more veneto]
Fonte o bibliografia G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), pp. 360-61 (lettera XI). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano
Compilatore Giulietti Renato
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