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Mittente |
Loredano Giovan Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
30/10/1648 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Che Vostra Paternità si rallegrasse de' miei honori dovrei veramente crederlo |
Contenuto e note |
Loredano, che ha ricevuto dall’Aprosio le congratulazioni per il conseguimento del suo nuovo titolo onorifico, dubita che queste siano sincere: non ha dimenticato, infatti, la lettera, stampata a Roma, che l’Aprosio ha scritto a [Francesco Maria] Gigante [nella quale l’Aprosio denigrava il Loredano che a sua volta in uno dei suoi ‘Ragguagli di Parnaso’ aveva criticato padre Angelico]. Non si spiega questo atteggiamento dell’Aprosio il Loredano, il quale sembra comunque voler chiudere pacificamente il dissidio. Decide perciò ora di mandargli la sua ‘Vita di S. Giovanni [vescovo traguriense’, Venezia, 1640], augurandosi che questo libro non incontri le disavventure dell’altro suo intitolato [‘Sei] dubbi amorosi [trattati accademicamente’, Venezia, 1647], la cui antiporta era stata oggetto della ricordata corrispondenza tra Aprosio e F. M. Gigante. Loredano incarica poi l’Aprosio di ringraziare Tommaso Spinola, Tobia Pallavicino e Tommaso Oderico che gli hanno fatto le loro congratulazioni per il conseguimento del suo nuovo titolo onorifico, e si rimette disponibile ai loro comandi. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), pp. 359-60 (lettera IX). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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