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Mittente |
Loredano Giovan Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
7/1/1640 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Mi capita il gentilissimo libro di Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Loredano ringrazia l’Aprosio dal quale ha ricevuto un libro (manoscritto) e s’impegna a stamparlo non appena ne avrà ricevuta la licenza, anche se “in qualche cosetta” dubita d’ottenerla. Della lettera che Loredano sta scrivendo sarà latore direttamente all’Aprosio un sacerdote “che se ne viene costà” [ove cioè si trova l’Aprosio]. Segue una composizione latina di tre distici in lode di Pier Francesco Minozzi, firmata “F. Gregorius Sollicitus” (incipit: Dic mihi magne iuvat cur tot cecinisse Minoti). [La data della lettera è 7 gennaio 1639, s'intende more veneto] |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), p. 358 (lettera VI). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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