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Mittente |
Pallavicino Ferrante |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
2/1/1638 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
La gentilezza di Vostra Signoria Molto Reverenda riconosce in me non so qual merito |
Contenuto e note |
Il Pallavicino rispondendo all’ultima lettera ricevuta dall’Aprosio, evidentemente assai ossequiosa, lo ringrazia dal profondo del cuore del favori e dell’affetto riservatigli. Gli manda il suo ‘Ambasciatore [invidiato d’Alcinio Lupa’, Venezia, Tomasini, 1639] sotto nome, appunto, di Alcinio Lupa, anagramma di Pallavicino. Ha in programma, poi, di condurre a termine entro una settimana ‘Il Sansone’ [Venezia, Tomasini, 1638], altra sua opera che s’affretterà pure a mandare al padre Angelico. In mattinata, in casa di Giovan Francesco Loredano, ha veduto, dell’Aprosio, un libro manoscritto che ha dato, a lui e al Loredano, modo di vagliare e lodare il talento dell’autore. S’adopererà dunque anche il Pallavicino perché tal libro si renda ancora più godibile con la stampa, e non mancherà di sollecitare in questo senso il Loredano. Si firma con il titolo di canonico regolare lateranense. [La data della lettera è 2 gennaio 1637 more veneto] |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), p. 357 (lettera IV). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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