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Mittente |
Guastavini Giulio |
Destinatario |
Titi Roberto |
Data |
15/12/1599 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Le lettere di Vostra Signoria, quanto sono più spesse, tanto mi sono più care |
Contenuto e note |
Guastavini torna a parlare del suo commento ai "Problemi" dello pseudo Aristotele: è giunto a commentare fino alla decima sezione, ma dispera di proseguire oltre a causa della sua salute precaria, e progetta quindi di inviare la parte sinora composta a Titi [che a sua volta sta lavorando a un commento alla stessa opera], affinchè l'amico la corregga e la porti a termine [questo progetto di un lavoro a quattro mani non avrà nessuno sviluppo concreto: Titi non pubblicherà le sue glosse, mentre Guastavini darà alle stampe un commento alle sole prime dieci sezioni dei "Problemi"; cfr. Iulii Guastavinii 'Commentarii in priores decem Aristotelis problematum sectiones', Lugduni, sumptibus Horatii Cardon, 1608]. Guastavini critica inoltre la traduzione latina dell'opera pseudo aristotelica realizzata da Teodoro Gaza. |
Fonte o bibliografia |
Matteo Navone, Lettere inedite di Giulio Guastavini, "Studi secenteschi", LIV, 2013, p. 242 |
Compilatore |
Navone Matteo |
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