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Mittente |
Guastavini Giulio |
Destinatario |
Titi Roberto |
Data |
16/1/1598 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Nel tempo ch'io ricevei la lettera di Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Guastavini ringrazia Titi per l'invio di quattro sue lezioni sulle 'Georgiche' di Virgilio ['Roberti Titii ad Georgica Virgilii praelectiones quatuor', Bononiae, apud haeredes Io. Rossii, 1597]; esprime il suo parere positivo su questo testo, e ribadisce alcune convinzioni critiche già espresse in una sua opera precedente ['Discorsi ed annotationi [...] sopra la Gierusalemme liberata di Torquato Tasso', in Pavia, appresso gli eredi di Gierolamo Bartoli, 1592], ovvero l'affermazione della superiorità di Virgilio su Omero e del Tasso su entrambi i maestri dell'epica classica, e la diffidenza verso l'impiego dell'allegoria nell'esegesi dei testi poetici; ammette infine di non saper aiutare Titi nell'interpretazione di un passo di Virgilio, "Nocet cantantibus umbra" [forse citazione imprecisa di 'Bucoliche', X 75-76]. |
Fonte o bibliografia |
Matteo Navone, Lettere inedite di Giulio Guastavini, "Studi secenteschi", LIV, 2013, pp. 237-239 |
Compilatore |
Navone Matteo |
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