Mittente Guastavini Giulio Destinatario Titi Roberto
Data 17/5/1597 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Bologna
Incipit Vostra Signoria m'ha dato infinita consolatione
Contenuto e note Guastavini confida nuovamente a Titi il desiderio di ottenere un incarico accademico; chiede pertanto all'amico di svelargli qualche dettaglio sul suo fallito tentativo di ottenere la cattedra di lettere umane all'Università di Pisa, con l'evidente intento di essere edotto circa le difficoltà legate alla carriera accademica. Guastavini confessa che la sua ambizione è nata dopo aver verificato le pessime pratiche mediche di Genova, dove si preferisce smerciare ai malati "ciancie", "menzogne" e "apparenza" piuttosto che curarli basandosi su "cose salde, vere e reali".
Fonte o bibliografia Matteo Navone, Lettere inedite di Giulio Guastavini, "Studi secenteschi", LIV, 2013, pp. 234-235
Compilatore Navone Matteo
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