Mittente Rossi Pio Destinatario Aprosio Angelico
Data 23/9/1663 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Piacenza Luogo di arrivo
Incipit Ricevo da Vostra Paternità Reverendissima due fogli di scrittura perché, com'ella scrive, dal padre Longhi ha inteso ch'io tuttavia viva
Contenuto e note Descrive con ironia la propria condizione di ultraottantenne, "con un piede nella fossa" e l'altro quasi. Risponde ad alcune domande postegli da Aprosio riguardo la morte e l'imminente pubblicazione postuma di alcuni scritti di Giovanni Pietro Crescenzi, nonché sui propri inediti, tra i quali cita quattro volumi di lettere, le Osservazioni sopra la lingua volgare (andate successivamente in stampa nel 1677), "un altro breve volume intitolato Grammatico volgare", un volgarizzamento dei Monita praelatorum(1652) di Agostino Cermelli, e "altri molti [...] sopra diversi soggetti, composti o per occasione del governo, o per occasione di devozione o per altre emergenze letterarie". Racconta infine dell'edizione del 1657 (la prima integrale) del proprio Convito morale, resa possibile grazie alla generosità di Antonio Merenda.
Fonte o bibliografia Gian Luigi Bruzzone, Lettere di d. Pio Rossi, monaco piacentino, al p. Angelico Aprosio, "Bollettino storico piacentino", XC, 1995, pp. 304-306
Compilatore Ceriotti Luca
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