Mittente Benvenuti Giovanni Francesco Destinatario Magliabechi Antonio
Data 6/4/1678 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Bergamo Luogo di arrivo Firenze
Incipit Ho ricevuto li benignissimi caratteri di Vostra Signoria Illustrissima e vedo
Contenuto e note [Autografa] Giovanni Francesco Benvenuti [priore del convento di S. Agostino a Bergamo] vede dalla lettera di Magliabechi quanto questi ha fatto per padre Donato Calvi [prelato della Congregazione agostiniana di Lombardia, morto un mese prima], beneficandolo in vita e suffragandolo in morte. Auspica che il defunto lo rimeriti con la sua intercessione. Non ne è stata stampata l’orazione funebre [composta e pronunciata da Niccolò Biffi], in ossequio alla condizione di Calvi, religioso “umile e povero”. Tramite Benvenuti, Niccolò Biffi informa che il suo libro [‘In Claudii Claudiani libros De raptu Proserpinae commentaria’, Mediolani, Ex typographia Ludovici Montiae, 1684] non si è potuto stampare a Milano per disaccordi con gli stampatori e ne ha mandato il manoscritto a Lione. Desideroso di dedicarlo al granduca [di Toscana Cosimo III de’ Medici], chiede se è sufficiente domandare il ‘placet’ granducale o se occorre inviare l’intero testo della dedicatoria, come Benvenuti lo incoraggia a fare; prega Magliabechi di far pervenire a Biffi la risposta e di notificare se ha ricevuto copia della [‘Effemeride sagro profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, sua Diocese e territorio’, voll. I e II, Milano, Vigone, 1676; vol. III, Milano, Vigone 1677], opera di Donato Calvi il quale, a suo tempo, gli disse di averla spedita a Magliabechi. Si congeda pregando di ricordarlo a padre [Bonaventura] Baron [francescano irlandese, storiografo ufficiale di Cosimo III de Medici] a cui si dichiara obbligato.
Fonte o bibliografia Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. II. IV. 546, c. 129
Compilatore Bernuzzi Marco
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