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Mittente |
Finardi Angelo |
Destinatario |
Magliabechi Antonio |
Data |
30/4/1678 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Ritornato per le nostre liti a Venezia, sono a riverire Vostra Signoria |
Contenuto e note |
[Autografa] Ritornato a Venezia per seguire le liti [del convento di S. Agostino di Bergamo], Angelo Finardi informa Magliabechi che il padre Generale dei somaschi [Stefano] Cosmi è stato eletto arcivescovo di Spalato. Partecipa la morte di Alvise Tiepolo e del procuratore [Angelo] Correr, già ambasciatore a Roma, sostituito da Andrea Corner, provveditore generale da mar. Si dice costretto dal suo "gran padrone" [probabilmente il vicario generale della Congregazione agostiniana di Lombardia Giulio Cesare Baggi da Lodi, destinatario di una lettera gratulatoria di Antonio Lupis ne 'La valige smarrita', Venezia, Menafoglio, 1678, p. 301] a chiedere a Magliabechi di procurare una commendatizia da presentare al cardinal [Pietro] Bonsi per un cavaliere, di cui acclude un biglietto, che stamperà un'opera sulle famiglie nobili della Serenissima [identificabile con Giulio Cesare Beaziano, autore de 'L'araldo veneto', Venezia, Pezzana, 1680. Cfr: Marco Bernuzzi, ‘Trovandomi in finibus terrae. Lettere inedite di Donato Calvi ad Antonio Magliabechi’, in ‘Testimoni dell’ingegno. Reti epistolari e libri di lettere nel Cinquecento e nel Seicento’, a cura di Clizia Carminati, Sarnico, Edizioni di Archilet, 2019, pp. 437-485]. |
Fonte o bibliografia |
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VIII. 651, c. 32 |
Compilatore |
Bernuzzi Marco |
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