Mittente Borsieri Girolamo Destinatario Massini Filippo
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Como Luogo di arrivo Pavia
Incipit S'io non m'inganno Vostra Signoria hebbe una volta in Milano il mio parere
Contenuto e note Borsieri risponde al Principe dell'Accademia pavese degli Affidati per esprimere il proprio parere sull'utilizzo della negazione all'interno della frase. Se considera "puerile" usare in modo inopportuno la doppia negazione, crede sia corretto adoperarla nel momento in cui si vuole negare per "accrescimento correlativo", distaccando quindi la prima negazione dalla seconda, ne è un esempio la proposizione "No, che Pietro non vuole" o perfino la tripla negazione "No, che Pietro non vuole, no". Diverso il caso in cui, in presenza di un nome proprio, la trasposizione di questo rende dubbio il senso della frase: si preferirà in tale circostanza, continua il Borsieri, la forma "Parve che Marcelo non volesse acconsentire" alla proposizione "Marcello parve, che non volesse acconsentire". Borsieri ritiene invece posseggano valore di "ordinaria supposizione" quelle frasi che utilizzano la negazione per esprimere ciò di cui non si è fatto esperienza, come nella frase proposta all'Arciconsolo [Pietro Bardi?] della Crusca, "Ho veduto Francesco entrare, e non uscire", proposizione che porta i filosofi ad affermare che i grammatici "sanno senza sapere". Concludendo, raccomanda a Massini di presentare questa sua lettera, nel caso volesse leggerla in Accademia, come "parto nato sotto la penna".
Fonte o bibliografia Como, Biblioteca Comunale, ms. Sup. 3.2.43, pp. 112-113.
Compilatore Cramarossa Letizia
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