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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Rezzani Girolamo |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Casnate |
Luogo di arrivo |
Milano |
Incipit |
Ho ricevuto il ritratto, Le Lettere del Galliani, e quelle del Signor |
Contenuto e note |
Dopo aver confermato la ricevuta del ritratto [?], delle lettere di [Giovan Battista] Galliani e di quelle di [Ettore] Capriolo, Borsieri annuncia di aver terminato la pastorale [Girolamo Borsieri, 'L'Amorosa Prudenza mitologirica pastorale del sig. Girolamo Borsieri con un Discorso Allegorico d'Hettore Capriolo Giureconsulto', Milano, per l'erede di Pacifico Pontio e Giovan Battista Piccaglia, 1610] e di volerla condurre con sé a Milano, sia per offrirla al marchese [Muzio Sforza Marchese di Caravaggio, principe degli Inquieti] sia per conoscere gli attori. Entrando nel merito della trama, Borsieri difende la scena di Meletta, da alcuni considerata "troppo artificiosa". In realtà, spiega l'autore con una densa argomentazione che chiama in causa il personaggio di Plasone, proprio lì si colloca l'"anima" della pastorale. Borsieri ammette piuttosto di nutrire perplessità sul titolo da porre alla pastorale, se a suo parere 'Le ninfe avare' renderebbe merito a Trisia e Meletta [protagoniste femminili del componimento], altri interlocutori hanno espresso una preferenza per 'Amorosa sagacità' o 'Amorosa prudenza', titoli che a detta del comasco, pur cogliendo l'anima della pastorale, risultano per la loro natura ossimorica più ostici. |
Fonte o bibliografia |
Como, Biblioteca Comunale, ms. Sup. 3.2.43, pp. 102-104. |
Compilatore |
Cramarossa Letizia |
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