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Mittente |
Farnese Alessandro |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
27/3/1546 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Scrissi a Vostra Signoria per le mie precedenti le difficultà che occorrevano a Nostro Signore |
Contenuto e note |
Il cardinal Farnese rivela a Della Casa che Nostro Signore [Paolo III, nato Alessandro Farnese] si trova in difficoltà dopo la richiesta delle decime [per rafforzare le difese veneziane poiché si temeva un attacco del sultano Solimano, cfr. lettera del 20 marzo 1546 dal cardinal Farnese a Della Casa, in ms. Vat. Lat. 14831, cc. 208r -209v, incipit: “Il Magnifico Orator Veneto ha fatto instantia a Nostro Signore”] fatta dall’Imbassatore Veneto [Giovanni Antonio Venier, ambasciatore veneziano a Roma dalla primavera del 1545] per conto del Serenissimo Principe [doge di Venezia, Francesco Donà]. Lunedì passato [22 marzo] il papa ha proposto con molta veemenza la questione in Concistoro, segno della sua volontà di soddisfare il doge. Sebbene non sia stata rifiutata del tutto, la faccenda è stata rimandata ad un ulteriore Concistoro. Il protonotario di corte, agente di Francia [Jean de Monluc, ambasciatore francese a Venezia, cfr. Setton Kenneth, 'The Papacy and the Levant’, vol. III, ‘The Sixteenth Century to the Reign of Julius III', The American Philosophical Society, Philadelphia, 1984, p. 470 e seguenti], ha fatto istanza a Roma affinché sia impedita la possibilità di “far gente” [assoldare bande armate] nel dominio ecclesiastico, a causa del timore nei confronti degli Inglesi. Il papa ha acconsentito, per evitare che si sviluppino pericolosi moti in Italia, augurandosi che i veneziani facciano lo stesso nei loro territori. Il cardinal Farnese ha ricevuto le lettere del Casa del 18 [marzo] con il duplicato di quelle del 12 e 13 [marzo]. Nel postscriptum si avvisa il nunzio che gli verrà inviato il breve inerente la causa di monsignor Vergerio [Pietro Paolo Vergerio, denunciato per eresia nel dicembre 1544], insieme alle carte del processo. In ultimo, il Farnese allega nella missiva le ragioni del cardinal Pisani [Francesco Pisani, cardinale della diocesi di Padova] in merito alla causa del monastero di San Marco di Padova [monastero di difficile identificazione]. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. Lat. 14831, cc. 210-212. Lettera originale di mano di segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa. |
Compilatore |
Mantovani Anna |
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