Mittente Farnese Alessandro Destinatario Della Casa Giovanni
Data 20/2/1546 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit Il Magnifico Imbasciatore ha fatto instantia con Nostro Signore per parte della Illustrissima Signoria, che li conceda il Vescovo di Salpi
Contenuto e note Il Magnifico Imbasciatore [Giovanni Antonio Venier, ambasciatore veneziano a Roma dalla primavera 1545] ha chiesto a Nostro Signore [Paolo III, nato Alessandro Farnese] di poter avere a Venezia, durate la Quaresima, il vescovo di Salpi [Tommaso Stella] per la predicazione. Il papa, nonostante pensasse di destinare lo Stella alla Minerva di Roma proprio durante quel periodo, ha deciso di acconsentire, a patto che costui faccia ritorno a Trento per la quarta domenica di Quaresima, così da poter prendere parte alla sessione [del Concilio] indetta per quella data. Paolo III consente di far venire a Roma il vescovo di Canea [Filippo Donà], ma una volta svolte le sue faccende è consigliabile che ritorni di nuovo a Trento per dare il buon esempio a coloro che vi si recano controvoglia.
Il Farnese ordina al Casa di non toccare la cassa delle scritture [contenente i libri e le carte sequestrate al vescovo Vergerio, cfr. lettera del 21 gennaio 1546 dal cardinal Farnese a Della Casa, in ms. Vat. Lat. 14831, cc.185r-186v, incipit: “Per le ultime di Vostra Signoria che sono de 24 del passato si è inteso quanto Monsignor di Monluc”] fino a quando non verrà deciso il da farsi in merito al caso del vescovo.
In ultimo si chiede di recapitare una lettera al cardinale Grimani [Marino Grimani].
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. Lat. 14831, cc. 200-201. Lettera originale di mano di segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa.
Compilatore Mantovani Anna
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