Mittente Farnese Alessandro Destinatario Della Casa Giovanni
Data 13/2/1546 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit L’ultima che ho di Vostra Signoria è delli 4 di questo, in risposta della quale quanto alla causa del Cardinale de Cesis
Contenuto e note Il cardinal Farnese rispondendo ad una lettera del Casa del 4 [febbraio], in merito alla questione del cardinale De Cesi [Federico Cesi, cfr. lettera del 23 gennaio 1546 dal cardinal Farnese a Della Casa, in ms. Vat. Lat. 14831, cc.191r-192v, incipit: “L’officio fatto da Vostra Signoria col Serenissimo Principe per Monsignor”], allega a questa missiva un memoriale [ms. Vat. Lat. 14831, c.199r] scritto dallo stesso Cesi. Infatti, egli si augura che il nunzio possa far procedere la causa il più velocemente possibile, essendovi l’accordo delle parti.
La copia stampata dell’orazione dei Legati, mandata dal Casa al Farnese, coincide con quella mandata da Trento. Per la stampa si accorderà il nunzio con i Legati stessi.
La deliberazione presa a Roma riguardo il vescovo di Capodistria [Pietro Paolo Vergerio, denunciato per eresia nel dicembre 1544] è stata scritta ai Legati [si consente al Vergerio, come da sua richiesta, di presentarsi preliminarmente a Venezia per difendersi dalle accuse] e nonostante non si sia ottenuto molto dai suoi libri e dagli scritti [erano stati requisiti sperando si potesse trovare al loro interno qualcosa di compromettente per incriminarlo ulteriormente], così come si evince dalla copia di una lettera del notaio del Casa [Gerolamo Taddei, cfr. Ronchini Amadio, ‘Lettere d’uomini illustri conservate in Parma nel R. Archivio dello Stato’, Reale Tipografia, Parma, 1853, p. 146], il fatto sarà di esempio e la collaborazione di Venezia è stata fondamentale.
Il cardinale Farnese spera che Della Casa possa trovare altre questioni nascoste e illecite del Vergerio, dal momento che quest’ultimo ha portato con sé i libri più pericolosi; è raccomandabile la massima diligenza e attenzione.
Le ultime notizie avute dai nunzi delle Fiandre [Gerolamo Verallo nunzio ordinario e Gerolamo Dandino, nunzio straordinario dal settembre 1545 al febbraio 1546] risalgono al 25 del passato [gennaio] e riguardano la partenza del vescovo di Caserta [Gerolamo Dandino, cfr. Ms. Vat. Lat. 14831, lettera del 16 gennaio 1546 e seguenti, cc.189r-190v, dal cardinale Farnese a Giovanni Della Casa, incipit: “La ultima, che ho da Vostra Signoria è de VII del passato, la quale non ricerca altra risposta”]. Lo si attende a Roma non prima della fine di questo mese [febbraio].
Nella missiva, sotto la formula dei saluti e la datazione, vengono aggiunte due righe di postscriptum, forse di mano del cardinale Farnese: “La lettera ricevuta da messer Carlo da Fano [Carlo Gualteruzzi] è stata letta [dal papa, cfr. Ms. Vat. Lat. 14831, c.198, riassunto sulla coperta di Erasmo Gemini] e poi bruciata”.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. Lat. 14831, cc. 197-198. Lettera originale di mano di+M14 segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa
Compilatore Mantovani Anna
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