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Mittente |
Farnese Alessandro |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
13/8/1547 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
L’ultime che mi trovo di Vostra Signoria sono de VI di questo le quali sono state al solito grate |
Contenuto e note |
Il Farnese comunica a Della Casa la ricevuta della lettera del 6 [agosto], con la gratitudine di Sua Beatitudine [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese]. Si invita Della Casa a richiedere il permesso di congedo per il Signor Duca d’Urbino [Guidobaldo II della Rovere], per quanto non abbia ancora avuto da lui alcuna indicazione in merito; ciononostante, il Signor Imbasciatore costì [Giovan Giacomo Leonardi] ritiene sia bene prodigarsi in tal senso. Riguardo le “cose Turchesi”, Paolo III chiede al nunzio di reperire informazioni circa le condizioni della tregua [tra Ferdinando I d’Asburgo e Solimano I il Magnifico; cfr. lettera del Farnese a Della Casa del 30 luglio 1547, ms. Vat. Lat. 14823, cc. 79-80 e 83, incipit: “L’ultime che mi trovo di Vostra Signoria sono de VI di questo le quali sono state al solito grate a Sua Beatitudine”], dal momento che a Roma non si hanno notizie se non per le lettere di Della Casa. La lettera dalla Francia del 30 [luglio] informa che il Re [Enrico II di Valois] ha inviato presso l’Imperatore [Carlo V d’Asburgo] sia il Monsignor di Brisac [Carlo I di Cossé] per trattare la pace, sia Monsignor di Marigliac Maestro di Riqueste [Gaston de Gastebois] per prendere parte alla Dieta [di Augusta] e partecipare alla discussione della questione del Piemonte [il possesso del Piemonte, contesto dal Regno di Francia e dal Sacro Romano Impero; cfr. lettera di Della Casa al Farnese del 9 luglio 1547, ms. Vat. Lat. 14828, cc. 133r-135v, incipit: “Scrissi le ultime mie a Vostra Signoria Illustrissima allj VI per un gentilhomo del Signor Duca d'Urbino”], sostenendo le ragioni del re. La lettera del 2 [agosto] dalla Corte Cesarea informa che Carlo V ha goduto di un cattivo stato di salute, salvo poi essere migliorato, pur avendo ancora la febbre, motivo per cui nei prossimi giorni riprenderà ad assumere l’acqua della Cina [rimedio naturale a base di erbe]. La Dieta riprenderà all’inizio di settembre [1547]. Il Farnese chiude confermando la ricevuta delle carte del processo del Vescovo di Capodistria [Pier Paolo Vergerio] per mano di messer Pier Giovanni [personaggio di difficile identificazione]. Queste sono già state consegnate ai Reverendissimi Signori Deputati [i cardinali del Concistoro] perché ne prendano visione; con il primo corriere Della Casa verrà messo al corrente degli sviluppi. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. Lat. 14832, cc. 84-85. Lettera originale di mano di un segretario, con firma autografa del Farnese. Busta (c. 85) con sommario di mano Erasmo Gemini, segretario di Giovanni Della Casa. Inedita. |
Compilatore |
Mondelli Luca |
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