|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Farnese Alessandro |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
16/7/1547 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Tengo le due lettere di Vostra Signoria di VI et IX di questo alle quali non mi occorre molto |
Contenuto e note |
Farnese comunica a Della Casa di essere in possesso delle sue lettere del 6 e del 9 [luglio]. Riferisce che gli avvisi sulla Germania sono conformi a quanto riferito a Roma dal nunzio [Francesco Sfondrato], e conferma che anche Monsignor d’Imola [Girolamo Dandini] ha informato del fatto che il gentilhomo Francese [tale “Mons. Ciarlo”, personaggio di difficile identificazione; cfr. lettera di Della Casa al Farnese del 23 luglio 1547 ms. Vat. Lat. 14828, cc. 136v-137r, incipit: “Scrissi per le ultime lettere quello che ’l Signor Ambasciator di Francia et Monsignor Ciarlo”] ha proposto alla Signoria [veneziana] una lega [tra Francia, Svizzeri e Venezia; cfr. lettera di Della Casa al Farnese del 9 luglio 1547, ms. Vat. Lat. 14828, cc. 133r-135v, incipit: “Scrissi le ultime mie a Vostra Signoria Illustrissima allj VI per un gentilhomo del Signor Duca d'Urbino”]. Sua Santità [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] ha lodato Della Casa non solo per il resoconto molto dettagliato della situazione, ma anche per aver atteso che i Veneziani rispondessero al Francese; si chiede ora che il nunzio continui a seguire le vicende e ne comunichi gli sviluppi. Sono giunte le lettere del 7 e del 9 [di luglio] dello Sfondrato da Norimberga, con le quali a Roma si viene informati del primo colloquio ufficiale con Sua Maestà [Carlo V d'Asburgo], nel corso del quale si è discusso del concilio [di Trento, attualmente a Bologna]: non si sono ottenuti i risultati sperati, anche se è ancora presto per dirsi concluso il processo di mediazione. Si ritiene che la Dieta si debba fare ad Augusta, dato che a Ulma [Ulm] imperversa la peste e che sono stati convocati anche gli svizzeri. Sempre nelle lettere dello Sfondrato si riporta che il Duca di Bransuich [Enrico V], fatto prigioniero dal Lantgravio [Filippo I d’Assia], è stato liberato e reintegrato dei suoi titoli, e, quindi, inviato come generale contro le terre franche sul mare e contro altri Signori non ancora sottomessi al controllo di Carlo V. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. Lat. 14832, cc. 73-74. Lettera originale di mano di un segretario, con firma autografa del Farnese. Busta (c. 74) con sommario di mano Erasmo Gemini, segretario di Giovanni Della Casa. Inedita. |
Compilatore |
Mondelli Luca |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|