Mittente Farnese Alessandro Destinatario Della Casa Giovanni
Data 9/4/1547 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit Ho ricevuto le lettere di Vostra Signoria de II di questo insieme con le copie delli avvisi di Germania, et di Corfù
Contenuto e note Il Farnese conferma la ricevuta della lettera del 2 [aprile] di Della Casa, insieme alla copia degli avvisi di Germania e Corfù; la lettera non richiede risposta, e a Roma si hanno informazioni conformi sull’Oriente [Impero ottomano] per la via di Ragugia [Ragusa, odierna Dubrovnik] e di Ancona. Riguardo al matrimonio [con Vittoria Farnese] del Signor Duca d’Urbino [Guidobaldo II della Rovere], Farnese fa sapere che il duca non ha ancora preso decisioni in merito; ciononostante, Sua Beatitudine [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] vuole si ringrazino i Veneziani per il loro aiuto nella causa. Sono giunte a Roma lettere del nunzio Verallo [Girolamo Verallo] del 27 e del 29 [marzo] da Norimberga, in cui si dice che Sua Maestà [Carlo V d'Asburgo] è partita e giungerà in nove giorni a Egra [Cheb], in Boemia, per trascorrere la Pasqua con il Re dei Romani [Ferdinando I d’Asburgo]. I due sovrani intendono concludere l’impresa di Sassonia, dato che l’esercito del Duca Giovanni [Giovanni Federico I], composto di quattromila cavalieri, trentamila fanti, e altri venticinquemila soldati mercenari, ha iniziato l’avanzata. I tre stati di Boemia [Regno di Boemia, Regno di Ungheria e Regno d’Austria] non sono favorevoli a sostenere Ferdinando I contro la Sassonia, essendo confederati con questa; inoltre, non hanno lasciato partire le figlie di Ferdinando I dal castello di Praga, e premono perché, dopo la morte della regina [Anna di Boemia e Ungheria], diventi re il suo primogenito [Massimiliano II d’Asburgo]. Così Farnese comunica a Della Casa che Carlo V interverrà per risolvere la situazione. L’ambasciatore del Re di Dacia [personaggio di difficile identificazione, ambasciatore di Cristiano III, re di Norvegia e Danimarca] si trovava alla Corte papale a nome delle “terre maritime” [città della Lega anseatica], e il lantgravio [Filippo I d’Assia] ha cercato di ottenere la grazia offrendo in ostaggio uno dei figli [di difficile identificazione] e tre prìncipi di Germania [di difficile identificazione] che facciano da garanti; inoltre, Filippo I d’Assia si è impegnato a fornire contro l’esercito di Giovanni Federico I “sei bandiere” e cinquecento cavalli. La lettera del 3 [aprile] di Monsignor Dandino [Girolamo Dandini da Cesena] riferisce della morte del Re cristianissimo [Francesco I di Valois], avvenuta nell’ultimo giorno del mese passato [31 marzo], e il rientro alla corte del connestabile [Anne de Montmorency]. Il Farnese annuncia la visita a Venezia da parte di alcuni preti riformati [ordine religioso piemontese, poi confluito nei Somaschi], che hanno fatto esplicita richiesta al papa di poter assolvere quattro persone che hanno letto libri luterani; si invita quindi Della Casa a lasciarli agire nel nome di Paolo III.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. Lat. 14832, cc. 44-45. Lettera originale di mano di un segretario, con firma autografa del Farnese. Busta (c. 45) con sommario di mano Erasmo Gemini, segretario di Giovanni Della Casa. Inedita.
Compilatore Mondelli Luca
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