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Mittente |
Farnese Alessandro |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
19/3/1547 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Ricevei le lettere di Vostra Signoria delli VIJ con la copia di quelle di V per la via di Bologna |
Contenuto e note |
Il cardinal Farnese conferma a Della Casa la ricevuta di diverse lettere: quella del 7 marzo con la copia del 5 per la via di Bologna; quella del 10 marzo con la copia del 7, giunta con corriere straordinario; e quella del 12 marzo per la via ordinaria. Avvisa, dunque, Della Casa che l’arcivescovo Sauli [Girolamo Sauli] è stato liberato [Sauli, decano della Camera Apostolica, aveva firmato la declaratoria che sospendeva il passaggio del patriarcato di Aquileia da Marino a Giovanni Grimani; per questa ragione Paolo III lo rinchiuse in Castel Sant’Angelo] grazie alle richieste del magnifico ambasciatore [Giovanni Antonio Venier] a Sua Santità [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese]. Riferisce anche che il papa ha lodato Della Casa per le sue azioni contro il predicatore bresciano [Angelico da Crema, predicatore della chiesa di San Barnaba], dicendosi grato nei confronti del Venier e dei signori veneziani per la loro collaborazione. Il Farnese invita, quindi, il nunzio a incoraggiare nella sua opera contro l’eresia il predicatore di San Marco [il Pinarolo, predicatore francescano di difficile identificazione; cfr. lettera di Della Casa al Farnese del 12 marzo 1547, ms. Vat. Lat. 14828, cc. 106v-107v, incipit: “Havendo io scritto due dì sono non ho hora molto che dire à Vostra Signoria Reverendissima”]. Prosegue raccomandando a Della Casa di rammentare al padre [Marco Foscari] del monsignore di Torcello [Girolamo Foscari] che Paolo III prova grande affetto per lui, e che il servizio reso da Girolamo al Concilio [di Trento] è assai apprezzato a Roma. Il Farnese invita il nunzio a far sì che la Repubblica veneziana rammenti al nuovo ambasciatore in Inghilterra [Domenico Bollani] quanto desidera il pontefice. Il cardinale precisa, infine, che Venier ha anche parlato del matrimonio [con Vittoria Farnese] del Duca d’Urbino [Guidobaldo II Della Rovere], assicurandogli che la questione non verrà trattata nel Consiglio dei Pregadi, bensì nel Consiglio dei Dieci o nel Collegio; invita, quindi, Della Casa a prestare attenzione a riguardo, come anche dovrà fare l’ambasciatore di Guidobaldo II a Venezia [Giovan Giacomo Leonardi]. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. Lat. 14832, cc. 35-36. Lettera originale di mano di un segretario, con firma autografa del Farnese. Busta (c. 36) con sommario di mano Erasmo Gemini, segretario di Giovanni Della Casa. Parzialmente edita in Lorenzo Campana, ‘Monsignor della Casa e i suoi tempi’, in ‘Studi Storici’, XVII (1907), p. 204 (in nota). |
Compilatore |
Mondelli Luca |
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