Mittente Sforza di Santa Fiora Guido Ascanio Destinatario Della Casa Giovanni
Data 11/9/1546 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Montefiascone Luogo di arrivo Venezia
Incipit Hieri il Magnifico Imbassatore nella Audientia che hebbe da Sua Santità
Contenuto e note Il Magnifico Imbassatore [veneziano a Roma, Giovanni Antonio Venier], nell’udienza del giorno precedente con Sua Santità [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese], ha discusso lungamente sulla causa di Ceneda [la restituzione a Marino Grimani della giurisdizione temporale da parte di Venezia], pregando il papa di evitare di mandare un suo funzionario presso la Signoria veneziana per trattare questo argomento; inoltre all’ambasciatore erano stati inviati alcuni documenti da mostrare alla sede papale che rivelavano quanto la causa, sebbene potesse apparire ecclesiastica, fosse in realtà temporale. Tuttavia, essendo il papa in viaggio, queste carte non si sono ancora potute visionare, perciò il nunzio Giovanni Della Casa è invitato a insistere con la Signoria veneziana per ottenere risposta, senza però far capire di avere altre informazioni a riguardo, dato che l’udienza con l’ambasciatore è stata privata. Circa i denari del deposito [cfr. lettera del Farnese a Della Casa del 30 agosto 1546, in ms. Vat. Lat. 14831, cc. 279-280; incipit: “Hebbi hiersera la lettera di Vostra Signoria de XXI con li avisi”], il Casa è esortato caldamente, essendo la cosa di primaria importanza soprattutto per il cardinale Farnese, a chiedere ai mercanti di pagare i primi cinquantamila scudi e, se possibile, di anticipare i restanti cinquantamila, affinché Sua Maestà [l’imperatore Carlo V] ne possa usufruire entro il XX [settembre]; i ministri cesarei [i funzionari di Carlo V] sono disposti a pagare un interesse per l’anticipo di quei pochi giorni. Riguardo all’impresa [di Germania, contro i protestanti], il nunzio è sollecitato a carpire le intenzioni della Signoria veneziana, per poi avvisare diligentemente la sede ecclesiastica. Si notifica l’arrivo di Matthia delle poste [Mattia Gherardi, maestro papale delle poste], il quale partì il VI [settembre] dall’esercito imperiale portando notizia che Lantgravio [Filippo I, langravio d’Assia] si era ritirato di circa 20 miglia verso Neumburg [Norimberga], avendo perso molti uomini nelle battaglie contro l’esercito cristiano. Il papa partirà la mattina seguente per Orvieto, con l’intenzione di proseguire il viaggio per Perugia.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 287-288. Lettera orginale di mano di un segretario con firma autografa del mittente. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa.
Compilatore Romanzin Alessandro
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