Mittente Sforza di Santa Fiora Guido Ascanio Destinatario Della Casa Giovanni
Data 14/8/1546 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit In risposta della lettera di Vostra Signoria de VII non ho molto che dire
Contenuto e note Il camerlengo Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora, in relazione alla lettera del nunzio Giovanni Della Casa del VII [agosto], non ha molto da rispondere poiché, per quanto riguarda le eresie di Cipro, i Reverendissimi Deputati non hanno ancora deliberato nulla. Essendo ormai prossima la data della sessione del concilio in cui si stabilirà il decreto della giustificazione, Sua Santità [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] desidera che vi sia presente il maggior numero di prelati possibile, principalmente quelli che si trovavano già a Trento quando si è cominciato a discutere tale questione. Perciò il pontefice ha ordinato al camerlengo di scrivere a questi vescovi affinché tornino a Trento e vengono allegate alla lettera tali esortazioni, che il nunzio dovrà far recapitare ai destinatari, aggiungendo all’occorrenza qualche parola di convincimento in più. Qualora però vi fosse qualche prelato che per povertà non possa viaggiare, come il Vescovo di Salpi [Tommaso Stella], il Casa è invitato a prestargli una somma di cinquanta o cento scudi per affrontare il viaggio: di tale prestito si terrà conto in Camera apostolica. Si notifica che quello stesso giorno il papa ha spedito il breve delle decime, con alcune restrizioni che il Casa potrà vedere. Il camerlengo allega qualche lettera di esortazione in più senza intestazione da recapitare a eventuali altri vescovi che se ne siano andati prematuramente da Trento senza che la Chiesa lo sapesse, acciocché il Casa possa adoperarsi anche con loro.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 269-270. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del mittente. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa. Edita parzialmente da Lorenzo Campana, Monsignor Giovanni Della Casa e i suoi tempi, "Studi storici", XVI, 1907, pp. 494-495.
Compilatore Romanzin Alessandro
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