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Mittente |
Sforza di Santa Fiora Guido Ascanio |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
18/7/1546 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
L’ultima che mi trovo di Vostra Signoria è de X di questo |
Contenuto e note |
Il camerlengo Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora notifica al nunzio Giovanni Della Casa che l’ultima lettera ricevuta da lui risale al X [luglio], con la cifra [una lettera cifrata] e molti avvisi che sono stati graditi da Sua Santità [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese]. Non avendo ancora conseguito la licenza per ottenere le armi di Brescia [cfr. lettera del Farnese a Della Casa del 19 giugno 1546, in ms. Vat. Lat. 14831, cc. 247-248; incipit: “In l’audientia che hebbe hieri da Nostro Signore il magnifico Imbassatore”], il Casa è esortato a occuparsene presso i Signori, così come il papa ha fatto con il Magnifico Imbassatore [veneziano a Roma, Giovanni Antonio Venier], tanto per la questione delle armi, quanto per il ponte sopra l’Adise e per le barche che trasporteranno la fanteria dell’esercito romano verso Sua Maestà Cesarea [l’imperatore Carlo V]. Si è inteso per lettere dell’8 [luglio] da Ratisbona che il duca di Virtembergh [Giovanni Federico I], con gli eserciti di Augusta e delle altre terre Franche [territori protestanti uniti alla Lega di Smalcalda], si muove per impedire che le fanterie italiane e spagnole si uniscano al resto dell’esercito imperiale. Il nunzio, infine, è invitato a scrivere ogniqualvolta occorrerà sia al camerlengo, sia a Monsignore Reverendissimo legato [il cardinale Farnese] attraverso i mercanti. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 259-260. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del mittente. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa. |
Compilatore |
Romanzin Alessandro |
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