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Mittente |
Farnese Alessandro |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
12/6/1546 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Per anticipar tempo et per advertire Vostra Signoria di buona hora |
Contenuto e note |
Il cardinale Farnese ricorda al nunzio Giovanni Della Casa che l’arcidiacono di Vicenza [Simone da Porto], su richiesta dello stesso Farnese, è sempre stato succollettore delle decime in quella città e diocesi e ammonisce che non si pensi di sostituirlo in tale ruolo. Perciò il Farnese, per i legami con l’arcidiacono e con la sua famiglia, chiede al Casa di aver cura che sia reintegrato nella sua posizione e che continui a beneficiare delle esenzioni e dei privilegi di cui ha sempre goduto. Inoltre il mittente ricorda che il conte Paulo Porto, fratello dell’arcidiacono, risulta tra i “familiari” di Nostro Signore [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] nominati nel “Breve speciale” [il breve che veniva emesso a inizio pontificato per dichiarare i “familiari” del papa] stilato dal papa, ed esorta il Casa affinché egli sia trattato con particolare riguardo, come avevano fatto i nunzi precedenti. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 243-244. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del mittente. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa. |
Compilatore |
Romanzin Alessandro |
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