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Mittente |
Mascardi Agostino |
Destinatario |
Molza Camillo, conte |
Data |
10/7/1615 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
[Modena] |
Incipit |
Brevemente, ché m'incalza il tempo. Dal Padre Camillo |
Contenuto e note |
Apre la lettera dicendo di aver poco tempo. Comunica al Conte di aver ricevuto il libro ['Historia della morte d'Enrico Quarto Re di Francia e Navarra' di Pierre Mathieu, traduzione pubblicata a Modena, Giuliano Cassiani, 1615; cfr. la lettera del 1-7-1615, "Vostra Signoria non può participare"] da Padre Camillo [non identificato] e la lettera del Conte allegata. La conserverà gelosamente come simbolo dei suoi favori. Dal Padre Camillo ha saputo altresì della guarigione della moglie di Molza, Anna. Ringrazia Dio di aver risposto alle sue preghiere e di aver lasciato al fianco del Conte una donna tanto virtuosa. Presto manderà un nuovo poema sulla pace [si tratta della pace di Asti, firmata il 23 giugno 1615; il carme latino è probabilmente "Irene, sive de pace Italiae constituta", che verrà poi pubblicato nei 'Silvarum libri IV', Antverpiae, ex Officina Plantiniana, 1622, dedicati ad Alessandro d'Este]. Saluta i suoi amici Signori dell'Accademia [secondo Mannucci si tratta di una accademia modenese presso il Bentivoglio]. Chiede a Dio di benedire il Conte e di concedergli tutto ciò che desidera. |
Fonte o bibliografia |
Francesco Luigi Mannucci, La vita e le opere di Agostino Mascardi con appendici di lettere e altri scritti inediti e un saggio bibliografico, in "Atti della società ligure di storia patria", volume 42, 1908, Genova (Tipografia della gioventù), lettera 7, p. 399, (Biblioteca Nazionale di Firenze; segnato II, VII, 129). |
Compilatore |
Lazzaroni Roberta |
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