Mittente Castiglione Valeriano Destinatario Giuglaris Luigi
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Torino Luogo di arrivo Genova
Incipit Un elogio è calamita dell'altro
Contenuto e note Ringrazia per un "elogio" in versi che Giuglaris gli ha rivolto [probabilmente quello poi pubblicato in Luigi Giuglaris, 'Christus Iesus hoc est Dei hominis elogia', p. II, 'Humana continens', prima ed. (della seconda parte) Genova, Guaschi, 1653, pp. 224-225, indirizzato a Castiglione "pro nova d. Benedicti historia"] e scrive: "Un elogio è calamita dell'altro. Hebbi quel di Vostra Paternità pieno di benedittioni convenevoli a punto al santo patriarca mio Benedetto perché uscite da un patriarca de gli elogisti. Stimai in un certo modo fatale che la penna di lei, resasi divina con gli elogii d'un Dio humanato [il riferimento va alla prima parte del 'Christus Iesus', prima ed. Genova, Ferroni, 1641], anco applicasse ad elogiar un santo che fu angelo in carne humana". Si protesta inoltre prontissimo a servire il suo corrispondente "in tutti gli occorrenti di servirla". Racconta infine che il citato componimento, perché consegnatoli da padre [Giulio] Vasco quand'egli era in compagnia del "signor Valfredi" [Andrea Valfré], "unitamente fu letto con mia confusione e con molta lode di Vostra Paternità, veramente in tal genere prodigiosa".
Fonte o bibliografia Valeriano Castiglione, Lettere di ringratiamento e di lode, Torino, Tarino, 1642, pp. 76-77
Compilatore Ceriotti Luca
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