Mittente Castiglione Valeriano Destinatario Cossa Gaetano
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Savigliano Luogo di arrivo Cherasco
Incipit Il corvo spedito da Noè
Contenuto e note Al teatino suo interlocutore, che gli ha inviato una "scrittura di pace" [forse il testo del trattato di Cherasco del 6 aprile 1631], scrive: "Il corvo spedito da Noè più non tornò. Tanto ha fatto la mia lettera, che più non comparve con risposta. Nel punto però ch'io scrivo, è tornata finalmente colomba col pacifico ulivo, cioè le capitulationi di pace espressive del cessato diluvio di guerra. Rendo a Vostra Paternità Molto Reverenda molte gratie nel favore dimostrato nel parteciparmele, e me le offero in tutte le occorrenze. Ella se ne vive sana tra i pericoli del contagio per consolatione de' suoi. Senza paragon d'ossequio la riverisco". [La lettera, anche perché allusiva all'epidemia di peste e al conseguente trasferimento della corte dei Savoia a Cherasco, data con tutta probabilità ai primissimi anni trenta; in ogni caso è anteriore al 1635, epoca dell'insediamento di Cossa quale arcivescovo di Otranto].
Fonte o bibliografia Valeriano Castiglione, Lettere di ringratiamento e di lode, Torino, Tarino, 1642, p. 70
Compilatore Ceriotti Luca
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