Mittente Castiglione Valeriano Destinatario Testi Fulvio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Modena
Incipit Due ode di Vostra Signoria
Contenuto e note Ringrazia per le "poesie ricevute": "Due ode di Vostra Signoria piene di pindarica maestà mi fa tener il signor conte [Giovanni Battista] Ronchi, che me le dice doni di Vostra Signoria stessa". E commenta: "Certo la poesia italiana deve molto al signor cardinale Barberino [molto probabilmente Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII], che introdusse modi greci nelle scuole toscane. Degna si fa perciò Vostra Signoria di gran lode, mentre sì bene sa imitarli". Rievoca infine, gli "idilli" e le 'Rime' [prima ed. Venezia, Ciotti, 1613] del suo interlocutore, giudicando che, se già con quelli egli si era ampiamente "segnalato", con le sue nuove composizioni è ora giunto "alla perfetta immortalità di merito".
Fonte o bibliografia Valeriano Castiglione, Lettere di ringratiamento e di lode, Torino, Tarino, 1642, pp. 63-64
Compilatore Carminati Clizia, Ceriotti Luca
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