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Mittente |
Castiglione Valeriano |
Destinatario |
Falcombello Alfonso |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
[Torino?] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Nnon debbo ricusare l'invito |
Contenuto e note |
[Lettera inviata "di casa"]. Accetta l'invito rivoltogli ad assistere alle prediche del suo interlocutore, per il quale usa l'appellativo di "priore e commissario generale agostiniano", così elogiandolo: "Non debbo ricusare l'invito che Vostra Paternità Molto Reverenda mi fa d'intervenire a' suoi sacri sermoni, perché mi persuado frutto e diletto ugualmente dai sensi morali e dal modo. Mi rappresento di haver a sentir un Ambrogio con quelli, un Crisostomo in questi. Già la fama il merito mi precantò delle sue concioni, e già mi era nota l'habilità del suo talento. Verrò dunque a pender dalla bocca di Vostra Paternità Molto Reverenda, dalla quale non è il primo favore ch'io ricevo". |
Fonte o bibliografia |
Valeriano Castiglione, Lettere di ringratiamento e di lode, Torino, Tarino, 1642, pp. 62-63 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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