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Mittente |
Castiglione Valeriano |
Destinatario |
Biga Ercole |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Torino |
Luogo di arrivo |
Savigliano |
Incipit |
Hebbi gli argenti mandatimi in dono |
Contenuto e note |
Informa così il suo corrispondente: "Hebbi gli argenti mandatimi in dono da cotesta città [di Savigliano], alla quale scrivo di ringratiamento. E poiché Vostra Signoria v'aggiunse lettera gioiellata di pretiosi sentimenti, mi raddoppia il dono. Questo adunque, che viene ad arricchir la mia povertà e ad impoverir il mio debito di que' rendimenti di gratie che da me son dovute". Si protesta quindi obbligato, nei confronti dei suoi benefettori, tanto a lungo quanto "è durevole il donato metallo". E prosegue: "Sodisfarà intanto il foglio, che per esser sincero al candor non cede, ed al suono dell'argento. Prescrive forma alla mia gratitudine per tanti ringratiamenti" quanti furono i colpi con cui "lo martellò l'artefice per dargli figura". [La missiva, che verrebbe di ipotizzare prossima agli eventi celebrati nelle 'Sacre pompe saviglianesi' del Castiglione, dunque databile verso il 1629-1630, non può comunque essere posteriore alla morte del destinatario, giunta il 5 giugno 1640]. |
Fonte o bibliografia |
Valeriano Castiglione, Lettere di ringratiamento e di lode, Torino, Tarino, 1642, pp. 37-38 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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