Mittente Castiglione Valeriano Destinatario Castiglione Pietro Maria
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Pavia Luogo di arrivo Milano
Incipit Io non so se lo spasimo d'amore
Contenuto e note Ringraziando per "teriaca donata", scrive: "Io non so se lo spasimo d'amore sia maggior di quel de' denti, che non lo provai. So bene che son martirizzato da un freddissimo discenso, che fa ascender i miei lamenti al Cielo. Tutti gli amici mi son medici, ogn'un m'offerisce rimedi, e niun mi risana. La sola teriaca che mi havete mandato, e della quale vi ringratio, ha potuto allegerirmi il dolore. Ma la radice del male, che in sì gran parte dell'anima sensitiva ha titolo d'intolerabile, mi persuade ad ogni modo la violenza del ferro. Maledetto Saturno, che non contento de' propri denti per divorar il mondo si vale delle mutanze de' tempi per rubbar gli altrui. Dio vi guardi della tirannia della presente stagione. Risanato verrò fraternamente ad abbracciarvi".
Fonte o bibliografia Valeriano Castiglione, Lettere di ringratiamento e di lode, Torino, Tarino, 1642, pp. 25-26
Compilatore Ceriotti Luca
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