Mittente Castiglione Valeriano Destinatario Rossi Ottavio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Milano Luogo di arrivo Brescia
Incipit Dal dono fatto da Vostra Signoria a mio fratello
Contenuto e note [Lettera inviata "di casa"]. Al Rossi, che ha fatto dono di un "pistolletto" a suo fratello [Pietro Maria Castiglione], scrive: "Dal dono fatto da Vostra Signoria a mio fratello, io la conosco suo vero amico. Poiché con ordigno, che reca altrui la morte, gli ha voluto assicurar la vita. Terrà egli ben caro tal instromento offensivo, per esser mezzo alla propria difesa. Lodo la natura, che lasciò aprirsi il seno per cavar anco in suo beneficio l'acciaio; e deve mio fratello ringratiar l'arte, c'habbia disposto un cane per custodirlo. Quegli mordendo il focile eccita in esso fuoco di gratitudine, e, concorrendo all'effetto la ruota, farà girar la consideratione di lui su la generosità di Vostra Signoria. Già si sente caricar l'animo dalla cortesia; ond'io per la penna, quasi canna tuonante, mando fuori questi concetti in suo nome, a guisa di palle a colpir nel segno d'un grato riconoscimento. L'uno e l'altro ami Vostra Signoria e ci comandi. Unitamente le baciamo le mani".
Fonte o bibliografia Valeriano Castiglione, Lettere di ringratiamento e di lode, Torino, Tarino, 1642, pp. 22-23
Compilatore Ceriotti Luca
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