Mittente Cebà Ansaldo Destinatario Copia (Copio) Sara (Sarra)
Data 30/4/1622 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Venezia
Incipit Charità cristiana voi dite che mi manca, Signora Sarra
Contenuto e note In quella che, di fatto, è una lettera d'addio, Cebà rimarca quanto le aspettative riposte da Sara nel loro carteggio divergano dalle proprie: se ella vi cerca conferma della sua grazia e del suo intelletto, per brillare di fama mondana, Ansaldo lo considera uno strumento che la guidi alla conquista della salvezza eterna, impossibile per una donna ebrea. In mancanza di qualsiasi cedimento da parte dell'interlocutrice, decisa a seguire la legge mosaica, non c'è dunque motivo perché lo scambio epistolare si protragga. Il gentiluomo genovese si accomiata però con un'ultima dichiarazione d'affetto: promette infatti di pregare per Sara più intensamente che mai, augurandole ogni benedizione celeste.
Fonte o bibliografia Lettere d'Ansaldo Cebà scritte a Sarra Copia e dedicate a Marc'Antonio Doria. In Genova, Per Giuseppe Pavoni, MDCXXIII, pp. 128-131.
Compilatore Favaro Francesca
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