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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Rosa Giacomo |
Data |
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Tipo data |
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Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Non vi dolete, Signor Giacomo, s'io rispondo tardi alla vostra lettera |
Contenuto e note |
Scusandosi poiché risponde in ritardo a un'epistola, inviata il 15 novembre ma pervenutagli solo il 2 gennaio 1621, Cebà ringrazia Giacomo Rosa, noto organista, per la benevolenza che per il tramite di Sara gli ha mostrato: ammiratore della giovane donna, da cui Ansaldo è apprezzato e amato, Rosa include infatti anche Cebà nella propria alta considerazione. Il genovese si sottrae però all'esortazione ricevuta a recarsi a Venezia: affronterebbe il viaggio, per lui arduo, se Sara gli mostrasse disponibilità ad accettare quella salvezza alla cui ricerca egli invano la sollecita. Di questo bene infatti la giovane donna ha più bisogno di quanto Giacomo Rosa ne avesse del beneficio fisico che pure alla gli ha dato grazie al dono di un'essenza curativa. |
Fonte o bibliografia |
Lettere d'Ansaldo Cebà scritte a Sarra Copia e dedicate a Marc'Antonio Doria. In Genova, Per Giuseppe Pavoni, MDCXXIII, pp. 108-109. |
Compilatore |
Favaro Francesca |
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