|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Sullam Giacob |
Data |
7/11/1620 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Era ben ragione, Signor Giacob, |
Contenuto e note |
Nel rivolgersi al marito di Sara, che gli aveva offerto per lettera la propria amicizia, Cebà afferma di riconoscere in lui la medesima squisitezza di modi tipica della sua sposa. Anche se conscio della delicatezza dell'argomento, forse spiacevole per il destinatario della missiva, Ansaldo esorta anche Giacob a scegliere la fede in Cristo e la salvezza che da essa deriva. Servitore dei due coniugi, Cebà porge a Sara le sue scuse poiché non si sente all'altezza di rispondere a una sua eloquentissima epistola; la ringrazia poi poiché l'ha accolto, nel nome, come padre. |
Fonte o bibliografia |
Lettere d'Ansaldo Cebà scritte a Sarra Copia e dedicate a Marc'Antonio Doria. In Genova, Per Giuseppe Pavoni, MDCXXIII, pp. 103-104. |
Compilatore |
Favaro Francesca |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|