Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Barrera Clemente
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Di Casa [Venezia] Luogo di arrivo S. Gioppe [San Giobbe, sestier Cannaregio, Venezia]
Incipit Chi presta subito fede alla Calunnia, o tiene un ingegno puerile, o è ripieno di pessimi costumi.
Contenuto e note Loredan scrive a Clemente Barrera [Letterato di origini napoletane, Minore Osservante e predicatore, autore e traduttore dallo spagnolo di opere religiose e sermoni per le festività presso Giacomo Sarzina] invitandolo a non prestar fede alle calunnie, giacché chiunque lo faccia o è di ingegno puerile o detiene pessimi costumi. Loredan, che lo conosce invecchiato negli anni e nella virtù, arricchito di tutti gli attributi di bontà, non può persuadersi che egli si lasci trasportare dall'opinione piuttosto che dalla verità. Scrive che la calunnia è simile al veleno, che di nascosto trasmette nelle viscere la malignità. In una materia così cara come la letteratura, continua, non bisogna dar peso al fiato che esce da una bocca d'Averno [il lago d'Averno nella mitologia classica, che nel VI libro dell''Eneide' è una delle porte dell’inferno]. Questo è il consiglio del Loredan uscito dalla purezza del suo cuore verso il destinatario.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere, Venezia, Guerigli, 1653, p. 245, 'Lettere di Consiglio'
Compilatore Severgnini Ivan
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