Mittente Piccolomini Alessandro Destinatario Dolce Lodovico
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Padova Luogo di arrivo Venezia
Incipit Il ritratto della vostra cortesia, che profondissimamente mi s'impresse
Contenuto e note Alessandro Piccolomini scrive a Lodovico Dolce, svelandogli che la sua cortesia gli è rimasta impressa nell’animo nel breve tempo che sono stati insieme; l’affetto per le virtù di Dolce lo ha fatto sperare di avere occasione di mostrargli il suo. Questa speranza gli ha fatto ritardare il momento di scrivere questa lettera, nonostante Dolce lo abbia preceduto; in queste lettere [tra le lettere dolciane note nessuna è diretta al Piccolomini, che faceva parte dell’Accademia degli Infiammati e che aveva soggiornato a Padova nei primi anni quaranta - a questa data va collocata la lettera] Piccolomini ha trovato “minutamente depinta” la bontà di Dolce, che tiene ora scolpita nel cuore. Pensa che sia ovvio che Dolce lo abbia anticipato con le lettere, perché la sua cortesia lo supera di gran lunga; però afferma che non gli è inferiore nella passione dell'affetto, anche se si mostra inferiore nella quantità. Gli è stata dunque molto cara la lettera di Dolce, nella quale vede il suo caldo affetto e la sua naturale cortesia; gli resta quindi obbligato. Quello che rimane da dire lo dirà una volta arrivato a Venezia.
Fonte o bibliografia Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, pp. 275-276
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