Mittente Caro Annibale Destinatario Dolce Lodovico
Data 24/6/1553 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit Molto contento e fortunato mi tengo, signor Dolce, del dono
Contenuto e note Annibal Caro si ritiene fortunato di avere in dono l’amicizia di Lodovico Dolce, e lo sarebbe molto di più se fosse realmente come Dolce lo reputa, ma non lo è, e non può godere interamente di questo amore, perché non gli sembra essere a “misura del merito”. Si persuaderà quindi di poter ricevere questo amore senza perdite perché lo ricambierà con gli interessi; i meriti di Dolce meritano che Caro li ricompensi adeguatamente. La benevolenza di Dolce è degna di essere desiderata da un principe, per questo Caro la reputa molto preziosa; aggiunge che da tempo, conoscendo le sue qualità e le lodi alle sue opere, lo ammira ed è disposto a conoscerlo e ad amarlo, esattamente come Dolce ha detto di lui. Avevano il medesimo desiderio, ma è arrivato secondo ad esprimerlo; gli rimane obbligato per l’amore e la gentilezza. Conclude esprimendo il desiderio di aver presto l’occasione di ricambiare.
Fonte o bibliografia Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, pp. 237-238
Compilatore Chiarolini Marco
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