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Mittente |
Erizzo Sebastiano |
Destinatario |
Dolce Lodovico |
Data |
7/10/1549 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Este |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Dal giorno ch'io visitai Vostra Signoria a quest'hora presente |
Contenuto e note |
Sebastiano Erizzo si scusa con Lodovico Dolce per non essere tornato a casa sua dopo l’ultima visita, ma dei contrattempi lo hanno fatto arrivare ad Este. Chiede quindi ora per lettera qualche notizia sul suo stato di salute, sapendolo febbricitante; spera che riesca a dargli una pronta risposta per avvisarlo su come sta. Erizzo è invece sano, anche grazie all’aria di montagna, la quale proviene dai monti vicini. Riguardo alla lettera di Erizzo “in difesa della poesia composta” che ha promesso di mostrare a Dolce, non può promettergli nulla fino al suo ritorno a Venezia, perché i contrattempi gli hanno impedito “di poterla fornire”. Quando Dolce vorrà scrivergli dovrà indirizzare la lettera ad Este, il servitore di Erizzo penserà poi a fargliela avere. |
Fonte o bibliografia |
Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 231 |
Compilatore |
Chiarolini Marco |
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